martedì 6 marzo 2012




Altra occasione di visitare i musei e i luoghi della cultura gratuitamente offerta dal MiBAC.
L'8 marzo tutte le donne potranno entrare gratuitamente all'interno di musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali.

La donna è stata sempre al centro dell'arte, prima come musa e poi come protagonista attiva nella produzione e committenza artistica. Senza la donna come soggetto privilegiato e fonte di ispirazione non avremmo quadri importanti come la "Gioconda" e statue intriganti come la "Paolina Borghese".
Ho citato solo due grandi opere ma l'elenco sarebbe interminabile.

Ho già segnalato in altri post le iniziative del MiBAC e continuerò a farlo con piacere, anche perchè in questo periodo di crisi poter godere di meravigliose opere d'arte o visitare luoghi fantastici senza pagare in biglietto non dispiace a nessuno.

venerdì 2 marzo 2012



Ieri a Pisa, presso la Gipsoteca universitaria si è tenuto un seminario dal titolo: " L'Archeologia di tutti i giorni".
Il seminario è stato ardentemente voluto dalla Cattedra di Archeologia Medievale dell'Università di Pisa e L'ANA; lo scopo dell'incontro era quello di creare un confronto fra "le diverse possibili figure di archeologo professionista che oggi lavorano all'interno delle istituzioni di ricerca e nel campo della libera professione".

Io c'ero!

Che dire: incontro molto bello, interessante, costruttivo, a tratti deprimente.

Interessante: Conoscere le esperienze di lavoro di persone che hanno intrapreso la tua stessa strada prima di te è di sicuro illuminante. E' stato ribadito più volte che uno scavo universitario non è come uno scavo sul cantiere, che la vita nel cantiere è molto dura perchè bisogna farsi rispettare dagli operai e avere a che fare con tutta la parte burocratica e pagamenti che lo Stato italiano impone.

Costruttivo: sono nate delle piccole discussioni durante il dibattito, sull'utilizzo dei volontari per gli scavi, sulla quota minima di stipendio ad ora (l'ANA ha portato dati che dimostrano che molti archeologi lavorano per 5 euro l'ora, senza nessun tipo di diritto, malattia, maternità ecc. L'Associazione Nazionale Archeologi a riguardo del tariffario hanno stilato un documento per chi fosse interessato: http://www.archeologi.org/web/news.asp?id=822 ).

Deprimente: Non fraintendemi, ho gradito molto il seminario e lo sforzo fatto da tutti i partecipanti. Parlare dei problemi di una professione vuol dire cercare la soluzione a questi problemi. Sarà stato il mio umore, il fatto che ero stanca, non lo so...so solo che sentire quanto è difficile il nostro mestiere e quanto lo è per le donne, mi ha depresso.
Non sono una sognatrice e coloro che programmano questi seminari fanno benissimo a portare alla luce tutto quello che non va e che non viene fatto per i professionisti dell'archeologia, ma quando ti resta solo la tesi da scrivere e ti viene mostrato un quadro tristissimo non sai dove trovare la forza per andare avanti.
Continuo a pensare alla signora Claudia Rizzitelli il cui intervento mi ha molto colpito. Una donna, un'archeologa che pur di non perdere il lavoro è stata sullo scavo, in cantiere fino all'ottavo mese di gravidanza ed è dovuta ritornare sullo scavo (sempre per non perdere il lavoro) dopo un mese. So che non è l'unica, succede anche in altre professioni ma...ci siete stati mai in cantiere? Alcuni cantieri non hanno neanche il bagno, come fa una donna incinta?
L'ANA ha fatto delle ricerche dalle quali si evince che quasi il 70%  degli archeologi sono donne, l'archeologia è donna. Molte di queste donne scelgono di restare single o di sposarsi ma non fare figli per poter lavorare.
Sempre se riesce a lavorare in archeologia perchè l'altra strada (per alcuni ormai l'unica soluzione) è cambiare mestiere.
Dopo anni e anni di studio perchè si deve essere costretti a cambiare mestiere, perchè?
Perchè l'Archeologia che tiene viva la storia di un popolo viene vista come qualcosa di inutile?
Se la cultura non paga e allo Stato non interessa investire in questo ambito, perchè non chiude le facoltà di archeologia e affini?
Così tutti saremo dottori, architetti, infermieri, farmacisti, ingegneri ecc... in barba alla storia e alla memoria di quello che siamo stati e siamo.


Ringrazio gli organizzati e mi scuso per questo sfogo.
Questo tipo di seminario sarà ripetuto a nell'ateneo fiorentino e in quello senese.
Inoltre vi segnalo l'incontro del  sabato 10 marzo di ANA Toscana,  ore10:30 - Museo Nazionale San Matteo, Piazza S. Matteo in Soarta, Lung'Arno Mediceo, Pisa


Si discuterà delle seguenti tematiche:

• Attività del Comitato ANA Toscana per l’anno 2011;
• Presentazione delle attività 2012 dell’ANA e del comitato regionale con discussione su problemi locali all’attenzione dei rappresentanti regionali;
• Presentazione e discussione del tariffario degli archeologi proposto dall’ANA e sulla ratifica della Convenzione della Valletta;
• Proposte varie ed eventuali pervenute dall’assemblea degli archeologi;
• Tesseramento 2012.

Nel corso della riunione per tutti gli interessati sarà possibile tesserarsi, compilando un modulo e versando una quota associativa (5 euro soci studenti, 10 euro soci partecipanti; 20 euro per soci ordinari) e per i Soci rinnovare la tessera 2012.
(dal sito ANA http://www.archeologi.org/web/news.asp?id=827)
Domenica 4 marzo presso il Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze  (sezione Geologia e Paleontologia, via La Pira 4), sarà possibile fare un vero viaggio nel tempo e visatare il mondo di 100 milioni di anni fa.

Una vera "paleogiornata" dalle 9 alle 19 si potranno visitare la mostra "Dinosauri in carne ed ossa", dove grandi animali estinti torneranno a vivere e il "Giardino dei Semplici",  sezione di Geologia e Paleontologia, dove si potranno ammirare straordinarie testimonianze fossili.

La giornata è molto lunga e ricca di appuntamenti, sono previsti: incontri, dimostrazioni per grandi e piccini (con l'utilizzo di set cinematografici e scultura digitale in 3D), viste guidate, sedute di disegno e origami.
Alcune attività prevedono prenotazione che si possono effettuare telefonicamente al numero: 055-2346760.

Per maggiori informazioni:  http://www.unifi.it/mod-MDNotizie-master-action-view-bid-3402.html

venerdì 10 febbraio 2012

Grazie alle indagini condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, alcuni straordinari reperti archeologici appartenenti al patrimonio culturale italiano sono tornati a casa.
Tutti i reperti provenivano da scavi illegali avvenuti nel territorio italiano e poi rivenduti, il loro valore complessivo è stato stimato a circa 2 milioni di euro.
Tra le opere recuperate ci sono due statue che erano state acquistate dalla società statunitense Humana Inc., che le aveva acquistate (non conoscendo la provenienza illegale) da una galleria di New York nel 1984 per esporle nella rotonda della sede centrale a Louisville, Kentucky. Le due statue raffigurano delle divinità, una è stata identificata con la Dea Fortuna  (II sec. d. C.), proveniente da Fiumicino dove era stata rubata nella palazzina ex Opera Nazionale Combattenti, l'altra è una statua femminile panneggiata di divinità (I sec. d. C.) che era stata scavata nel Lazio e poi esportata illecitamente all'estero.
Dal Princeton University Art Museum sono ritornati centosettanta reperti tra oggetti interi e frammenti.
 Tra i reperti più pregiati sono annoverati: un askos a forma di astragalo, 166 frammenti (quattro di un cratere a figure rosse, cinque di rilievi architettonici, un gruppo di 157 elementi architettonici con figure di tori) e due statuette di donna, di cui una che suona un tamburello e l’altra la lira, un pithos a figure rosse e bianche raffiguranti animali. Anche il  Metropolitan Museum di New York ha fatto la sua parte restituendo quaranta reperti archeologici frammentati riconducibili alla collezione privata di un cittadino americano, deceduto.

Un gallerista newyorchese ha restituito spontaneamente (senza che ci sia stato bisogno di intraprenere un'azione rogatoriale) un bronzetto romano del I sec. d.C. conosciuto come la "Venere di San Giovanni in Perareto". Il bronzetto era stato rubato tra il 27-28 agosto del 1962 dal Museo Civico di Rimini, nei mesi scorsi era stato individuato e tornerà presto in esposizione a Rimini.



I due ritorni più curiosi sono: una pergamena antica (costituente un atto notarile del 1603) rinvenuta dal FBI di Chicago nel corso di altre indagini e un corredo funerario in bronzo con oggetti databili tra l'VIII ed il VII secolo a.C.
Il corredo funerario composto da 2 collane, 5 bracciali, 1 fibula e vari pendagli erano in possesso di un artista contemporaneo americano molto appezzato, che ha consegnato il tutto spontaneamente al Consolato Generale d'Italia i NY. L'artista aveva ricevuto i reperti in eredità dal nonno italiano, originario di Offida (Ascoli Piceno). Secondo quanto ha dichiarato l'artista il nonno aveva trovato i reperti arando il suo campo ai piedi di una pianta di olivo e poi se li era portati in America verso la fine dell'ottocento. Il nonno emigrato aveva tenuto con sè quel piccolo tesoro come ricordo della terra lontana, ora il nipote ha restituito tutto allo stato italiano. La notizia di questo bel gesto di rispetto verso la storia del popolo italiano sta facendo il giro della comunità italo-americana e non solo. Si spera che altri discendenti di immigrati in possesso di reperti storici appartenenti all'Italia compiano lo stesso gesto.






Io, invece, mi auguro che anche gli italiani che stanno in Italia restituiscano quello che di prezioso hanno in casa, perchè è inutile nascondere la verità molti sono gli italiani che detengono reperti archeologici in maniera illegale.
La cosa ancora più importante è segnalare il ritrovamento (ovviamente causuale) di un sito archeologico: se durante lavori di costruzione, rifacimento o altro, denunciate la scoperta. Non pensate a : "Oh, no ora mi bloccani i lavori", pensate invece alla vostra storia, alle vostre radici, alla vostra cultura.

So che le mie parole voleranno via con il vento, ma preferisco vedere un oggetto antico che ha "una storia" (di cui conosce luogo del ritrovamento, di cui si sa l'utlizzo e tutte le informazioni che uno scavo legale può fornire) piuttosto che un oggetto antico "anonimo"...anche perchè sarebbe solo un oggetto e non è detto che sia anche bello.


(Le foto sono del Mibac)
Tranquilli non sono impazzita!

MiBaci è il titolo dell'evento del Mibac  ( che avevo già segnalato vedi: http://archeologiaedintorni.blogspot.com/2012/01/nuovo-anno-vecchi-amori-larte-ti-fa-gli.html), per il giorno di San Valentino.


Il 14 febbraio tutte le coppie che si recheranno nei musei e luoghi d'arte statali pagheranno un solo biglietto.
Per invogliarvi a partecipare vi segnalo alcune attività previste in due regioni: Toscana, Puglia. Le attività e iniziative sono tante e tutte molto belle, per ulteriori informazioni consultate la pagina del sito del Mibac:http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1036025877.html

Toscana:

 Arezzo, Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna

"Dalle ore 17,30 alle ore 19,30, il Centro Guide di Arezzo presenta, in collaborazione con le Strade del Vino-Terra di Arezzo il progetto “Sorsi d’Arte sorsi d’amore”. Un evento che coinvolgerà i cinque sensi. Colori, forme, parole, profumi e sensazioni saranno il filo conduttore della visita che prevede una scelta di opere dal Medioevo al XX secolo comprendendo la mostra “Vasari a Napoli”, attraverso arte, simboli, curiosità, miti legati all’amore, il tutto accompagnato dalla degustazione di vini scelti per l’occasione"

Puglia:

Trani, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Foggia di Bari
 
"In occasione di San Valentino - Innamorati dell'Arte, nella sala Manfredi del Castello di Trani, alle ore 18.00, avrà l'uogo l'evento: L'amor che move il sole e le altre stelle, secondo il seguente programma: Relazione introduttiva di Angela Tannoia (Dirigente scolastico del L.S.S."Valdemaro Vecchi" di Trani); interventi:Astri nell'arte medioevale pugliese di Margherita Pasquale (Direttrice del Castello Svevo di Trani); Riti di fecondità e calendari di pietra: i megali orientati astronomicamente dell'Italia Meridionale di Vito Francesco Polaro (Società Italiana di Archeoastronomia). La manifestazione sarà conclusa da brevi intermezzi musicali e letture poetiche sul tema a cura degli studenti del liceo Vecchi.
Ingresso di due persone al costo di un solo biglietto, sino ad esaurimento posti."



San Valentino è il protettore degli innamorati...qualsiasi sia l'oggetto dell'amore.
Siglate il vostro connubio con l'arte con il simbolo dell'amore per eccellenza: il bacio.


Allora MiBaci?
Buon San Valentino.