giovedì 21 gennaio 2016

ArcheoMare, di cosa si tratta?
ArcheoMare è un progetto di ricerca archeologica subacquea promosso dall'associazione "L'Uomo e il Mare" (su richiesta della Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell'Etruria Meridionale), che ha lo scopo di indagare il sito archeologico sommerso antistante la Villa delle Guardiole, presso Santa Marinella (RM). 

Sotto la direzione del Prof. Giuseppe Fort (responsabile scientifico), dell'ESA Instructor Course Fabrizio Massimi (responsabile tecnico) e dell'associazione "L'Uomo e il Mare" (responsabile logistica e sicurezza),  archeologi, studenti di archeologia, architetti e volontari subacquei partecipano a comporre le squadre che operano sul cantiere archeologico.

Prima di entrare in acqua, i partecipanti saranno opportunamente formati dal Prof. Fort, per quanto riguarda gli aspetti teorici (archeologia,storia, tecniche di archeologia subacquea e tanto altro) e dall'associazione "L'Uomo e il Mare", per gli aspetti pratici (l'associazione è un ESA Scuba Point e ESA Instructor Course Point, pertanto svolge tutti i tipi di corsi, da quelli base a quelli più professionali). 

I corsi di preparazione sono a pagamento e servono per autofinanziare il progetto.

La campagna di scavo, ormai alla seconda stagione, ha come obiettivo la rilevazione, lo studio e la pubblicazione dei risultati della ricerca, attraverso vari strumenti di divulgazione, con lo scopo di valorizzare il patrimonio archeologico e realizzare la necessaria documentazione per sottoporre l'area ad un vincolo di tutela


I corsi e la nuova campagna partiranno a febbraio.
Per maggiori informazioni visitate la pagina facebook https://www.facebook.com/ArcheoMare/  

I progetto AcheoMare ti aspetta!



Per i più curiosi...Il sito di Santa Marinella.

Il sito si trova nello specchio di mare antistante la Villa delle Guardiole (presso Santa Marinella, adiacente al sito di Castrum Novum e Torre Chiaruccia), dove sorgeva un impianto di allevamento del pesce di epoca romana
Oggi le cosiddette "peschiere" sono sommerse dal mare e visibili solo dal satellite o con la bassa marea. 
Le indagini della prima campagna di scavo, effettuati sui resti più vicini alla riva, hanno evidenziato la presenza di di due differenti strutture: la prima di forma rettangolare con un lato corto a forma di arco; la seconda è stata eretta su un precedente rudere di un porto, forse di epoca etrusca e/o attinente alla fondazione del Castrum Novum nel III sec. a.C.
Le dimensioni dell'intera struttura sono di 65x60m, mentre la sola peschiera più grande, divisa internamente in cinque vasche, misura 35x18.6m.
Considerando le tecniche edilizie utilizzate (opus incertum e opus reticolatum), l'impianto è stato datato al I sec a.C., contemporaneamente alla prima fase costruttiva della Villa delle Guardiole.