Se giochi di ruolo e cacce al tesoro all'interno dei Musei sembravano una cosa da folli, cosa mai potrà sembrare un video gioco all'interno del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli?
Probabilmente
qualcuno storcerà il naso, ma tanti capiranno l'importanza di questa
idea innovativa.
Un'archeonerd
come me, che da sempre promuove il gioco intelligente e sostiene che
attraverso il gioco si può educare sia grandi, sia bambini, non
poteva non adorare questo progetto.
Ieri,
24 gennaio, il MANN, un museo noto per le sue straordinarie
collezioni provenienti da Pompei, Ercolano, con la collezione Farnese
e quella Egizia, è diventato il primo museo archeologico a produrre
un videogame destinato al pubblico internazionale di tutte le età.
Il
titolo del videogioco è “Father and Son”, si tratta di un
gioco narrativo 2D a scorrimento laterale, che esplora sentimenti
quali amore, sogni, paura, attraverso il viaggio di un figlio alla
scoperta di un padre archeologo, che non ha mai conosciuto.
Durante
l'esperienza il protagonista, che si chiama Michael, attraversa
diverse epoche storiche: dall'antica Roma fino alla Napoli di oggi,
trasformando un'esperienza personale in una storia universale e senza
tempo.
Se
vediamo “Father and Son” dal punto di vista del giocatore,
ci troveremo ad impersonare Michael che, dopo aver ricevuto la
lettera del papà archeologo, si reca al Museo Archeologico Nazionale
di Napoli per conoscere di più sulla vita del proprio genitore e
sugli insegnamenti che gli ha lasciato.
Il
giocatore si troverà ad esplorare le sale del museo e le strade
della città partenopea, vivendo storie che attraversano le epoche,
ma che presentano costanti riferimenti alla vita attuale.
Inoltre,
l'interazione ed il dialogo con altri personaggi, porterà il
protagonista e quindi il giocatore, a prendere decisioni che gli
consentono di scavare più a fondo nella vita di coloro che ha
incontrato lungo la strada.
Una
carta vincente nei videogiochi sono la grafica e la musica. “Father
and Son” utilizza grafiche dipinte a mano dall'artista Sean
Wenham, che ha creato delle rappresentazioni che avvolgono il
giocatore e lo trasportano nel tempo e per le vie di Napoli, il tutto
accompagnato da una colonna sonora originale, che varia in relazione
alle epoche temporali e gli stai d'animo del protagonista.
Ma
chi c'è dietro questo progetto?
I
contenuti del videogioco sono stati ideati di concerto con il
direttore del MANN Paolo Giulierini e con il prof.
Ludovico Solima (Università degli Studi della Campania "Luigi
Vanvitelli"), che ha contribuito alla redazione del “Piano
Strategico 2016-2019” del Museo, nel quale era stata già indicata
l'esigenza di arrivare a nuovi pubblici attraverso la tecnologia e la
rete, in una prospettiva di
audience engagement, cioè di coinvolgimento attivo del visitatore.
Il
progetto è sviluppato da TuoMuseo,
realtà internazionale già vincitrice del bando
Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo per lo sviluppo di
soluzione innovative in ambito culturale. Al gioco stanno lavorando
diversi specialisti: FabioViola
(Electronic Arts Mobile, Vivendi Games Mobile,), Sean
Wenham
(Ubisoft, Sony), Alessandro
Salvati
(autore di ADON Project e Anxiety Attack), Arkadiusz
Reikowski
(compositore delle musiche di Kholat e Layers of Fear).
La
domanda posta agli ideatori è: perché un video-gioco può essere
importante per un museo?
Prof.
Ludovico Solima: “Innanzi
tutto, perché esso rappresenta per il museo un nuovo strumento, in
primo luogo di comunicazione, utile quindi ad accrescere la notorietà
del Mann, anche
a livello internazionale. La visibilità è un aspetto importante,
perché se un museo non si conosce, non si può decidere di
visitarlo. Non è un caso, quindi, che da subito il video-gioco è
stato sviluppato sia in lingua inglese che in italiano. Poi,perché
il Mann, nel suo Piano Strategico, si è dato l’obiettivo di
raggiungere nuovi pubblici ed il video-gioco rappresenta una nuova
forma di contaminazione, che consente sicuramente di intercettare
nuove tipologie di utenti, i quali potranno
tradursi,
un domani, in nuovi visitatori.”
FabioViola
(Game Producer e Presidente di TuoMuseo), aggiunge:
“ In
Father and Son due mondi, apparentemente lontani, dialogano per
raggiungere, toccare e sensibilizzare il pubblico
mondiale sul complesso tema del rapporto tra presente e passato. La
storia e le storie prendono vita attraverso una pioneristica
esperienza di “storydoing”, un nuovo modo di fare storytelling
ponendo al centro il protagonismo ed il coinvolgimento del fruitore.”
Per
finire le parole del direttore del
MANN Paolo Giulierini:
“ Se
si pensa che in tutto il mondo si potrà interagire con i contenuti
storici del nostro Istituto e della città di Napoli attraverso
questo peculiare strumento, che ormai va annoverato tra le nuove
forme d'arte, non si può che essere soddisfatti della nostra
disseminazione culturale. Se prima erano le
sole mostre a parlare del Mann in molte città estere, ora una
straordinariaavventura digitale ci farà dialogare con migliaia di
potenziali, nuovi visitatori, amanti dell'arte, studenti, soprattutto
giovani: e che sia il Passato ad imbracciare le armi del Futuro la
dice lunga sulla nostra volontà di presentarci come un cantiere dove
tutto si può sperimentare, in ragione di una visione culturale senz
preclusioni o barriere.”
“
Father
and Son” è stato realizzato
lingua italiana ed inglese, sarà rilasciato gratuitamente e senza
contenuti pubblicitari da marzo 2017, su Apple Store e Google Play.
Buon
gioco e buona cultura a tutti voi.
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