domenica 22 maggio 2011

Il Salone dell'Editoria Archeologica seguito da Luca Ircan Brancazi per "Archeologia e dintorni"

In qualche post fa vi avevo parlato del Salone dell'Editoria Archeologica che si sarebbe tenuto a Roma dal 19 al 22 maggio al Museo Pigorini dell'Eur, ritorno sull'argomento perchè ho una piccola sorpresa.
Un amico dell'archeologia conosciuto su fb mi ha fornito una piccola descrizione dell'evento. 
Questo amico si chiama Luca Ircan Brancazi e lo ringrazio tantissimo per la disponibilità.
Per prima cosa Luca mi ha fornito delle informazioni sulla società che ha ideato l'evento seguita da una breve descrizione di come era strutturato il Salone:
 
"La Ediarché srl è una società fondata nel 2009 con lo scopo di mettere in contatto gli editori e di diffondere tra il grande pubblico i prodotti dell’editoria specializzata in ambito archeologico. Nel maggio del 2010 si è già svolto il 1° Salone dell’Editoria Archeologica, con sede nel Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”.

Ogni Salone si articola in tre “zone”:

- l’ Area Espositiva, nell’androne del primo piano, dove si trovano gli stand di Case editrici private ( Archeolibri srl, E.S.S. srl, L’ERMA di Bretschneider), di Scuole e Istituti di ricerca Italiani (Accademia Nazionale dei Lincei, Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana) e Stranieri (SAIA, Istituto Archeologico Germanico, Ècole Française de Rome ), di Istituzioni (varie Soprintendenze Archeologiche, Museo Civico di Alatri) e di Associazioni (ANA, CIA, Gruppo Storico Romano);

- il Soppalco Oceania, dove si tengono le presentazioni di nuovi libri, guide dei musei ed iniziative culturali;

- la Sala Congressi, dove si svolge in Convegno. Questo si inserisce nell’ ambizioso progetto “Antropologia e archeologia a confronto” che mira a ristabilire il dialogo interrotto circa 50 anni fa tra due discipline così correlate come l’archeologia e l’antropologia.

Lo scorso anno il titolo dell’incontro è stato “Dalla nascita alla morte”, in memoria del celebre studioso Claude Lévi-Strauss. Invece “Rappresentazioni e pratiche del sacro” è il titolo del secondo incontro dell’iniziativa, svoltosi quest’anno secondo le medesime modalità."
 
IL GIRO VIRTUALE AL SALONE NON FINISCE QUI...LEGGETE SOTTO.
Il tema dell’incontro di quest’anno ha riguardato le “Rappresentazioni e Pratiche del Sacro”. Numerose personalità sia di ambito archeologico che di ambito antropologico hanno presentato interventi relativi al sacro come i luoghi, gli oggetti, gli officianti, i gesti e la sacralità espressa nell’arte figurativa.

Purtroppo non tutti gli studiosi hanno colto il giusto spirito dell’incontro ed hanno tenuto presentazioni molto settoriali, manifestando una certa indifferenza e freddezza nei confronti dell’altra disciplina. Questo atteggiamento è stato, ahimé, piuttosto diffuso tra gli archeologi di vecchia scuola. Nonostante tutto, gli interventi sono stati molto interessanti ed hanno creato numerosi spunti di riflessione. Degni di nota mi sembrano soprattutto gli interventi della Soprintendente Marina Piranomonte, sull’evoluzione dei riti alla fonte di Anna Perenna, di Alessandra Ciattini, sull’uso dei Cemi [pron.: semì o zemì] nel Caribe, del Prof. Massimo Cultraro, sulle raffigurazioni sacre nella Sicilia dell’Età del Ferro, di Sergio Botta, sullo sciamanesimo, e di Mariano Pavanello, sul rapporto tra sacro e istituzioni in Ghana e nella Polinesia Francese.

Il Convegno è stato organizzato e gestito nel migliore dei modi: gli interventi dei relatori sono stati brevi e intervallati da numerosi spazi dedicati alle discussioni ed alle domande degli uditori, e da altrettanto numerose “pause caffè”. Anche l’apparato tecnico è stato ineccepibile, con un grande schermo sul quale scorrevano le presentazioni esposte. Il tutto ha contribuito a far risultare l’incontro un’esperienza non troppo pesante e decisamente gradevole.

Piuttosto interessante è stato anche l’intervento di Elisa Cella e Gianluca Melandri, due degli organizzatori più giovani dell’evento. Questo Convegno è stato particolarmente “multimedializzato” e quindi fruibile anche a chi non ha potuto prendervi parte. Iscrivendosi gratuitamente al sito www.ediarche.it è possibile scaricare gli abstract in formato PDF di ogni intervento, accedere al canale di YouTube su cui sono caricati i filmati girati durante questo e lo scorso incontro, scaricare in podcast le registrazioni audio e partecipare ad un piccolo forum nato per sviluppare ulteriormente gli spunti di riflessione suscitati dagli interventi, e per proporne di nuovi in relazione alla tematica generale dell’incontro.

Si sta già pensando al futuro, a riproporre nel maggio del prossimo anno un 3° Salone dell’Editoria Archeologica, con un terzo incontro del progetto “Antropologia e Archeologia a Confronto”. Non bisogna però trascurare la parte economica: per partecipare al Convegno non c’è bisogno di iscrizione, né di pagare alcuna quota. Anzi, durante i quattro giorni del Salone l’ingresso agli stand, alla Sala Congressi ed al Museo in generale è GRATUITO. Il progetto si finanzia esclusivamente con la vendita del Libro degli Atti del convegno precedente (che con i suoi 68€ è piuttosto caro!), sia con gli sponsor degli Editori che vendono le loro pubblicazioni a prezzi di favore. Quindi non bisogna trascurate un bel giro tra i vari stand, qualcosa che stuzzica il nostro interesse si può sempre trovare. E’ un’esperienza che vi consiglio!

                                                                                    Luca Ircan Brancazi 

Ancora mille grazie a Luca. Penso che di sicuro consulterò i pdf scaricabili dal sito e spero il prossimo anno di partecipare di persona a questo interessantissimo evento.


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