venerdì 9 ottobre 2015

#Uffiziarcheologia e archeoblogger per un museo sempre più social

Partiamo da una foto





#Uffiziarcheologia Trending Topic su Twitter, 21 settembre ore 10.50.
Cosa vuol dire Trending Topic?  E' un termine inglese traducibile con "tema di tendenza" oppure "argomento popolare, quindi il 21 settembre su Twitter Italia gli Uffizi e l'archeologia erano l'argomento del momento.

Come è stato possibile? E perchè proprio gli Uffizi?

Tutto nasce dal Dipartimento di Antichità Classiche degli Uffizi, che ha lanciato un nuovo progetto di valorizzazione della propria collezione archeologica, che tra le varie iniziative comprende l'utilizzo dei social media per coinvolgere il vasto pubblico della rete.
Il primo evento lanciato sulla rete è stato GoldUnveiled© (www.goldunveiled.it
seguito dal lancio dell'hashtag #Uffiziarcheologia.




Ma cosa è #Uffiziarcheologia e come funziona?
Come già detto, #Uffiziarcheologia è un hashtag,



Tutto questo lavoro ha portato a  GoldUnveiled© (www.goldunveiled.it) e poi al lancio dell'hashtag #Uffiziarcheologia, con lo scopo di attirare l'attenzione dei visitatori, sia reali che virtuali, sul patrimonio archeologico, sia statuario sia architettonico, presenti all'interno della Galleria, un patrimonio spesso dimenticato o poco in luce rispetto alle prestigiose opere d'arte, conosciute in tutto il mondo, che spingono migliaia di turisti a visitare il museo.

 Ma in cosa consiste #Uffiziarcheologia?

Creare un hashtag non è sufficiente per comunicare sul web, ci vuole gente che lo usi. Pur usando nuovi mezzi, il Dipartimento di Antichità non perde mai di vista i contenuti che trasmette e il linguaggio che utilizza, per questo motivo i curatori del progetto, Cristiana Barandoni e Fabrizio Paolucci, hanno pensato di coinvolgere un team di Archeoblogger.


Già, dopo fashioblogger, foodblogger, ci sono gli Archeoblogger! Ma se per la moda o il cibo possiamo fare affidamento sui nostri gusti personali, l'archeologia è un ambito più complesso da raccontare. Per questo motivo, trovo che la definizione data da Marina Lo Blundo sia l'unica da riportare: ma chi sono gli archeoblogger che hanno compiuto l'impresa e che hanno avuto la fortuna di partecipare a due visite a porte chiuse, la mattina (statuaria), ed il pomeriggio (architettura)?


Antonia Falcone, Professione Archeologo (www.professionearcheologo.it)

Astrid D'Eredità, ArcheoPop (www.archeopop.it)

Francesco Ripanti, ArcheoKids (archeokids.tumblr.com/)

Marina Lo Blundo, Generazione di archeologi (http://generazionediarcheologi.myblog.it/)

Silvia Bolognesi, ArcheoToscana (https://archeotoscana.wordpress.com/)

Stefania Berutti, Memorie dal Mediterraneo (www.memoriedalmediterraneo.com/)

Grazie ai potenti mezzi della tecnologia, il giorno dopo l'evento ho intercettato gli archeoblogger (4 su 6) e posto loro alcune domande:

- #Uffiziarcheologia è stato trending topic nella mattinata di ieri, vi aspettavate un risultato simile?

Antonia Falcone: "Dopo il risultato ottenuto con il #dayofarch, diventato trending topic in Italia, il 24 luglio, abbiamo intuito che l'archeologia sui social è in grado di catturare l'attenzione non solo degli archeologi, ma anche degli appassionati. Sì, un po' ce lo aspettavamo, ma non contavamo sul fatto che diventasse tendenza in meno di mezz'ora da quando abbiamo cominciato il blogtour".
Dello stesso avviso è anche Astrid D'Eredità, ma c'è da dire che Antonia e Astrid sono delle grandi twittatrici di contenuti archeologici e non solo, sono abituate a partecipare ad argomenti che diventano tendenza, un po' meno lo è Marina Lo Blundo, che infatti ammette: "Io sono abituata a numeri minori, rispetto ad Astrid o Antonia, per cui il trending topic è stata una bella sorpresa". 

Ma la sorpresa di per tutti, è stato l'interesse che i media hanno avuto riguardo l'evento, è proprio Marina a sottolinearlo: "#Uffiziarcheologia non ha avuto successo solo sui social, ma ha avuto una popolarità di ritorno sui media. Un servizio su Skytg24, tg nazionale a tutti gli effetti, può avere ricadute importanti sul pubblico che ancora non conosce la categoria degli archeblogger, ma che ormai ha imparato a conoscere attraverso i canali tv i foodblogger o i travelblogger. Se passa il messaggio che esistiamo come categoria, acquistiamo popolarità, possiamo finalmente riuscire ad uscire della nostra cerchia di utenza".

Condividiamo pienamente il pensiero di Marina, l'archeologia raccontata da chi conosce la materia, ma attraverso i nuovi sistemi di comunicazione, sono la chiave per avvicinare i non addetti ai lavori al patrimonio storico-artistico del nostro paese.
Un fruitore più consapevole vuol dire più tutela e più rispetto, non solo verso il bene culturale, ma anche verso la figura dell'archeologo, di cui spesso non si comprende l'utilità sociale. 

Passiamo alla seconda domanda:

- In quale museo vi piacerebbe rifare la stessa esperienza e perchè?

Asrtid: " Sogno un' invasione social al Museo Nazionale Archeologico di Taranto, che poi è il posto in cui da piccolissima mi sono innamorata dell'archeologia. Liberi di girare tra le sale e di fotografare e raccontare attraverso gli oggetti la storia di Taras e Tarentum, sconosciuta ai più. Mi auguro che con il nuovo corso e la nuova direttrice sia finalmente possibile portare il museo davvero su tutti i social utili, e con una strategia professionale, per aprirlo finalmente al mondo. 

Marina: "Mi piacerebbe non tanto un blogtour in un museo, quanto piuttosto in un'area archeologica o in parco archeologico, per far parlare quei "4 sassi", che spesso non dicono nulla a chi li calpesta, ma che in realtà sono ciò che resta di una città antica. Sarebbe bello anche un tour de force in siti collegati tra loro, ma se proprio dovessi scegliere un museo, mi piacerebbe il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che non ancora avuto l'occasione di visitare, ma del quale riconosco la fama della sua collezione. Sarebbe bello se i blogtour o invasioni social diventassero una pratica diffusa presso i musei, che potrebbero davvero investire, praticamente a costo zero, in un'operazione di promozione e di comunicazione di questo tipo."

Francesco Ripanti concordando con il discorso di Marina, aggiunge: " Un'altra idea possibile, sarebbe quella di un blogtour in vari musei contemporaneamente, trovando connessioni tra pezzi esposti in diverse collezioni, scattando foto per trovare affinità e differenze tra i vari contenitori e via dicendo, sarebbe fantastico!

Sicuramente sarebbe qualcosa di unico, una rete nella rete, che parla di archeologia, ha ragione Francesco, "sarebbe fantastico!". 

Antonia: " Marina mi ha bruciato la risposta sul Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ci sono capitata sempre nei giorni di chiusura e sfortunatamente non l'ho ancora visitato. 
Se potessi scegliere (volo altissimo), mi piacerebbe un blogtour al Museo Egizio di Torino, ma declinato come un "dietro le quinte": dialogo con i curatori e il direttore, per farci raccontare come sono riusciti a costruire una narrazione museale che ha portato il Museo ad essere uno dei più visitati, dopo la riapertura".

A "volare altissimo", non è solo Antonia, non vi nascondo che se avessi risposto alla mia stessa domanda, anche io avrei detto Museo Egizio di Torino. Quindi (illudendomi che il direttore de Museo Egizio possa leggere questo articolo) mi rivolgo al Dr. Christian Greco, se l'idea le piace, io, Antonia e gli altri archeoblogger siamo già sul treno che va a Torino. 

Tornando con i piedi per terra, potrei dirvi che mi piacerebbe fare un blogtour nel Museo Agostino Pepoli di Trapani, perchè un po' come è stato per Astrid, anche per me è stato il luogo dove mi sono innamorata dell'archeologia, della storia e dell'antico. 

L'ultima domanda l'ho posta a Cristiana Barandoni, che come detto all'inizio, insieme a Fabrizio Paolucci cura #Uffiziarcheologia: 

- Ci saranno altri appuntamenti con #Uffiziarcheologia?

Cristiana: " La giornata di #Uffiziarcheologia è stata solo quella di presentazione, da ora in avanti saranno numerose le iniziative per la promozione della collezione archeologica. Stiamo valutando altre collaborazioni e una implementazione del progetto".


Che dire, se questa è stata la partenza non vedo l'ora di vedere il resto.
 Buon lavoro a #Uffiziarcheologia e agli archeobloggers.


Gli archeoblogger, foto Marina Lo Blundo


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