venerdì 10 febbraio 2012

A volte ritornano. Restituiti dagli Usa importanti reperti.

Grazie alle indagini condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, alcuni straordinari reperti archeologici appartenenti al patrimonio culturale italiano sono tornati a casa.
Tutti i reperti provenivano da scavi illegali avvenuti nel territorio italiano e poi rivenduti, il loro valore complessivo è stato stimato a circa 2 milioni di euro.
Tra le opere recuperate ci sono due statue che erano state acquistate dalla società statunitense Humana Inc., che le aveva acquistate (non conoscendo la provenienza illegale) da una galleria di New York nel 1984 per esporle nella rotonda della sede centrale a Louisville, Kentucky. Le due statue raffigurano delle divinità, una è stata identificata con la Dea Fortuna  (II sec. d. C.), proveniente da Fiumicino dove era stata rubata nella palazzina ex Opera Nazionale Combattenti, l'altra è una statua femminile panneggiata di divinità (I sec. d. C.) che era stata scavata nel Lazio e poi esportata illecitamente all'estero.
Dal Princeton University Art Museum sono ritornati centosettanta reperti tra oggetti interi e frammenti.
 Tra i reperti più pregiati sono annoverati: un askos a forma di astragalo, 166 frammenti (quattro di un cratere a figure rosse, cinque di rilievi architettonici, un gruppo di 157 elementi architettonici con figure di tori) e due statuette di donna, di cui una che suona un tamburello e l’altra la lira, un pithos a figure rosse e bianche raffiguranti animali. Anche il  Metropolitan Museum di New York ha fatto la sua parte restituendo quaranta reperti archeologici frammentati riconducibili alla collezione privata di un cittadino americano, deceduto.

Un gallerista newyorchese ha restituito spontaneamente (senza che ci sia stato bisogno di intraprenere un'azione rogatoriale) un bronzetto romano del I sec. d.C. conosciuto come la "Venere di San Giovanni in Perareto". Il bronzetto era stato rubato tra il 27-28 agosto del 1962 dal Museo Civico di Rimini, nei mesi scorsi era stato individuato e tornerà presto in esposizione a Rimini.



I due ritorni più curiosi sono: una pergamena antica (costituente un atto notarile del 1603) rinvenuta dal FBI di Chicago nel corso di altre indagini e un corredo funerario in bronzo con oggetti databili tra l'VIII ed il VII secolo a.C.
Il corredo funerario composto da 2 collane, 5 bracciali, 1 fibula e vari pendagli erano in possesso di un artista contemporaneo americano molto appezzato, che ha consegnato il tutto spontaneamente al Consolato Generale d'Italia i NY. L'artista aveva ricevuto i reperti in eredità dal nonno italiano, originario di Offida (Ascoli Piceno). Secondo quanto ha dichiarato l'artista il nonno aveva trovato i reperti arando il suo campo ai piedi di una pianta di olivo e poi se li era portati in America verso la fine dell'ottocento. Il nonno emigrato aveva tenuto con sè quel piccolo tesoro come ricordo della terra lontana, ora il nipote ha restituito tutto allo stato italiano. La notizia di questo bel gesto di rispetto verso la storia del popolo italiano sta facendo il giro della comunità italo-americana e non solo. Si spera che altri discendenti di immigrati in possesso di reperti storici appartenenti all'Italia compiano lo stesso gesto.






Io, invece, mi auguro che anche gli italiani che stanno in Italia restituiscano quello che di prezioso hanno in casa, perchè è inutile nascondere la verità molti sono gli italiani che detengono reperti archeologici in maniera illegale.
La cosa ancora più importante è segnalare il ritrovamento (ovviamente causuale) di un sito archeologico: se durante lavori di costruzione, rifacimento o altro, denunciate la scoperta. Non pensate a : "Oh, no ora mi bloccani i lavori", pensate invece alla vostra storia, alle vostre radici, alla vostra cultura.

So che le mie parole voleranno via con il vento, ma preferisco vedere un oggetto antico che ha "una storia" (di cui conosce luogo del ritrovamento, di cui si sa l'utlizzo e tutte le informazioni che uno scavo legale può fornire) piuttosto che un oggetto antico "anonimo"...anche perchè sarebbe solo un oggetto e non è detto che sia anche bello.


(Le foto sono del Mibac)

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